Di Luigi Rubinelli
I prezzi da Peck sono sempre esposti in modo ben visibile e senza trucchi visivi come succede in altri negozi.
Nel reparto dei formaggi, che già è un reparto di alto di gamma di per sé, i prodotti più costosi sono in cima all‘esposizione, quasi di nascosto, francamente difficili da vedere. E da fotografare.
Il Bettelmatt d’alpeggio 2024 costa 70 euro al kg. Se digitate su Google alla ricerca di questo prodotto, il prezzo medio è di 50 euro al kg. Il Bettelmatt viene prodotto esclusivamente in nove alpeggi sopra i 2000 metri di altitudine, tra la Valle Antigorio e la Val Formazza all’estremo nord del Piemonte. Da qui il prezzo elevato.
Il Castelmagno dop (senza l’anno di produzione) costa 50 euro al kg. Se digitate su Google alla ricerca di questo prodotto, il prezzo medio è si 39,99 euro al kg. Il Castelmagno è un formaggio italiano a denominazione di origine protetta, prodotto nel territorio dei comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, intorno ai 1.800 mt. Ancora una volta da qui il prezzo elevato, nonostante ci sia chi lo vende a molto meno, comunque non comparabile all’originale. Per capire la qualità suggerirei una visita a Des Martin a Valliera.
La Tuma persa (senza l’anno di produzione) costa 54 euro al kg. Se digitate su Google alla ricerca di questo prodotto, il prezzo medio è si 22,50 euro, variabile, al kg da Passalacqua. Tuma Persa, Fior di Garofalo e Narangi sono un’esclusiva produzione del Caseificio Passalacqua, in provincia di Palermo.
Il commento di Alimentando
Peck ha un nome da difendere, apprezzato dagli italiani e dagli stranieri. Il racconto e il contenuto del racconto è prima di tutto lui, Peck, un monumento italiano alla rosticceria evoluta e perduta.
Siccome di fatto moltissimi prodotti sono Mdd, prodotti a marchio del distributore, è strano che non indichi il produttore e ne esalti le caratteristiche, nemmeno nel sito on line, che, ad esempio sui formaggi è nullo. Senza insegnare nulla a Peck bisognerebbe che ogni prodotto abbia un suo racconto; il racconto contribuisce al brand e costruisce l’heritage, la fama indiscussa dell’insegna e la sua storia.
Ce n’è bisogno nei formaggi? Pensiamo proprio di si.