Pecoraro Scanio: “Chiusura Domino è vittoria pizzerie artigianali. Ora si offra lavoro ai licenziati”. Aderiscono Da Michele e Rossopomodoro

2022-08-17T10:43:05+02:0016 Agosto 2022 - 12:20|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , |

Roma – “Il riconoscimento Unesco ha rafforzato la cultura della pizza artigianale, ma soprattutto ha dato prestigio internazionale al mestiere del pizzaiolo. Ma il rifiuto delle pizze all’ananas, o simili, è nella cultura gastronomica degli italiani. Direi che è la vittoria dei consumatori consapevoli”. E’ questo il commento riportato su LinkedIn dall’ex ministro e attuale presidente della fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio. Che con la sua petizione da oltre 2milioni di firme nel mondo aveva contribuito al riconoscimento del noto piatto. Ora, però, è tempo di solidarietà: “Chiedo alle pizzerie locali specie di scuola napoletana di offrire lavoro ai dipendenti che soffrono della chiusura di queste filiali. Anche la solidarietà deve essere una parte dell’identità di quell’arte dei Pizzaiuoli napoletani riconosciuta grazie alla mia campagna #pizzaunesco”. Le risposte non hanno tardato ad arrivare. Come quella della catena Da Michele, presente in 26 città nel mondo, e come quella di Nicola Saraceno, amministratore delegato di Rossopomodoro (Sebeto Spa): “[…] la domanda di solidarietà a favore degli ex dipendenti di Domino’s Pizza trova una sicura risposta affermativa: la tradizione della pizza che porta in sé valori di condivisione, l’ottenimento del riconoscimento come Patrimonio dell’Unesco che ci ha visti in prima linea con Alfonso Pecoraro Scanio, ma soprattutto la nostra storia che da 25 anni racconta un percorso aziendale di inclusione e solidarietà. Siamo in fase di crescita per poter offrire la qualità della nostra Pizza a sempre più clienti in Italia e all’estero: poter accogliere la professionalità dei nostri colleghi è sempre una grande opportunità”.

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