Per Alberto Bauli lo sviluppo del Made in Italy passa dall’aggregazione

2012-10-31T08:51:21+02:0031 Ottobre 2012 - 08:50|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , , , , , |


Milano – Dalle pagine del Corriere della Sera di oggi, Alberto Bauli, presidente del gruppo dolciario omonimo, avanza una proposta a sostegno dello sviluppo e della crescita del food Made in Italy. Per Bauli la strada da intraprendere è quella dell’aggregazione. Strada che, però, non è agevolata dal sistema fiscale nazionale. Attualmente, infatti, per le operazioni di accorpamento tra aziende sono previste imposte che considerano un guadagno, per l’imprenditore, la cifra che risulta dalla differenza tra il patrimonio netto e il prezzo di cessione. Considerata la leadership dell’alimentare italiano, il presidente del Gruppo Bauli, quindi, spinge perché sia proprio questo il comparto con cui avviare un vero e proprio laboratorio a sostegno del Made in Italy più in generale. Esemplificativi in questo senso, i casi di successo registrati da nazioni come il Giappone, con la fotografia; la Corea nel settore della cantieristica e la Finlandia, con la telefonia. (NC)

Torna in cima