Di Luigi Rubinelli
Il nuovo bilancio di sostenibilità 2023-24 non piacerà sicuramente all’entourage di Donald Trump ormai conclamato nemico dell’ambiente. Invece va guardato con ammirazione, crediamo sia il secondo per rigore scientifico e documentale della gdo italiana, dopo quello di Esselunga.
Ci soffermiamo solo su alcuni aspetti e alcuni risultati che mostrano l’attaccamento di Lidl Italia al concetto di Report di sostenibilità, che li descrive così:
- -27% di riduzione CO₂ emessa per chilometro su ruota per il rifornimento dei negozi rispetto al 2020
- -56,6% delle emissioni di Scope 2 rispetto alla baseline del 2019
- Nell’89,3% dei punti vendita sono stati sostituiti i sistemi di riscaldamento tradizionali con pompe di calore
- Il 5,1% dell’energia elettrica di Lidl Italia consumata
- 43,8% dei punti di vendita con impianti fotovoltaici
- 42,9% dei centri logistici dotati di impianto fotovoltaico
- 36% di punti vendita con impianti di refrigerazione dei prodotti in area vendita con gas refrigeranti naturali
- 42,9% dei centri logistici con impianti di refrigerazione per i prodotti con gas refrigeranti naturali
Verso un assortimento di prodotti con minore impatto emissivo
Molti degli obiettivi sulle materie prime e gli imballaggi (ad esempio, l’uso di plastica riciclata in base alla strategia REset Plastic elaborata congiuntamente dalle società del Gruppo Schwarz) contribuiscono anche a ridurre il consumo energetico necessario per la produzione dei nostri prodotti. Inoltre, in Lidl Italia, in linea con la strategia a livello internazionale di Lidl, sta lavorando all’ampliamento della gamma di alternative vegane e vegetariane, con l’obiettivo entro il 2030 di aumentare la quota di alimenti a base vegetale venduti (come fonti proteiche, cereali integrali, frutta e verdura) del 20% rispetto al 2023. Ha continuato ad ampliare l’assortimento di alternative vegetali alla carne e latticini, che comprende 216 referenze a marchio Vemondo suddivise in assortimento promozionale e continuativo. Lavora costantemente per identificare e implementare ulteriori opportunità di riduzione delle emissioni dei nostri prodotti.
Alcuni prodotti di Lidl a tutela della biodiversità
La pasta Combino Fdai è una produzione con grano italiano tracciato e semina di Facelia nei campi per tutelare gli insetti impollinatori La biodiversità è la base della vita sulla Terra e la sua tutela, che è oggi riconosciuta a livello globale come una delle sfide ambientali più urgenti, rappresenta un punto cardine della nostra strategia di sostenibilità ambientale. Attraverso scelte responsabili lungo tutta la filiera, dalla selezione e all’utilizzo responsabile delle materie prime alla promozione di prodotti certificati e di pratiche agricole sostenibili, ci impegniamo a proteggere gli ecosistemi e a contribuire attivamente alla conservazione della ricchezza biologica. In questo capitolo viene trattato il tema Materiale biodiversità ed ecosistemi. In evidenza insalate e verdure surgelate, selezione di prodotti coltivati con agricoltura integrata certificata, che prevede un ridotto uso di fitofarmaci Miele FDAI Monitoraggio da remoto di 12 milioni di api in Calabria e Piemonte tramite sistema Melixa per la loro salute e l’impollinazione.
Il bilancio di sostenibilità dopo l’era Silvestri
La foto di apertura mostra la lettera del Presidente Massimiliano Silvestri, che, nel frattempo ha dato le dimissioni per andare in un nuovo gruppo della Gdo, (leggi qui). È chiaro che molte cose sono dipese dalla sua gestione, ma anche dagli orientamenti dell’intero Gruppo Lidl. Nonostante la contrarietà espressa da Donald Trump sul cambiamento climatico sembra una bella cosa che le aziende continuino a dare il loro contributo all’ambiente e alla società nel suo insieme.