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Peste suina: il commissario straordinario vieta la caccia al cinghiale nelle zone di restrizione

2024-10-08T16:06:50+02:008 Ottobre 2024 - 15:55|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , , , , |

Roma – In data 4 ottobre 2024 è stata pubblicata, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, l’Ordinanza del commissario straordinario alla Psa Giovanni Filippini che vieta la ciaccia al cinghiale. Nello specifico, l’articolo quarto del testo della normativa recita: “Nelle zone infette e nelle zone soggette a restrizione II e III […] è vietata l’attività venatoria collettiva (caccia collettiva effettuata con più di tre operatori e con più di tre cani in totale) verso qualsiasi specie e l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale di qualsiasi tipologia, comprese le gare, le prove cinofile e l’attività di addestramento cani nei confronti della specie cinghiale”. Invece, nelle zone soggette a restrizione I “è vietata [solo] l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale”.

L’Ordinanza sembra contrapporsi alla tesi, sostenuta da molti esponenti del mondo agricolo e zootecnico, secondo cui la caccia al cinghiale sarebbe uno strumento fondamentale per contrastare la diffusione del virus. A tale riguardo, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, ha affermato: “Circa l’ultima ordinanza del commissario nazionale per la lotta alla Psa Giovanni Filippini, che interdice la caccia nelle zone di restrizione I, farò una richiesta di deroga perché la prima forma di lotta contro la Peste suina è il contenimento dei cinghiali“. Viceversa, in molti sostengono che proprio la caccia favorisca il diffondersi della malattia, in quanto spingerebbe i cinghiali a migrare.

 

 

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