Milano – Altra doccia fredda per il comparto dei salumi e delle carni suine. Dopo Taiwan (leggi qui), anche il Giappone ha sospeso l’import di prodotti suinicoli italiani a partire dall’8 gennaio. L’Italia è stata infatti cancellata dal ministero dell’agricoltura giapponese dai Paesi indenni da peste suina africana. Sono sospese le certificazioni di carne suina macellata a far data dal 7 gennaio e di prodotti a base di carne lavorati con la materia prima in questione: il certificato sanitario per l’export in Giappone prevede infatti che l’Italia sia indenne da Peste suina africana. Discorso a parte per la Sardegna, già esclusa in precedenza. Non è ancora chiaro se a Tokyo verranno introdotti requisiti in deroga alla decisione, relativamente a prodotti ottenuti da suini macellati prima dei casi di Psa riscontrati. Da quanto si apprende, però, alla dogana giapponese sono state bloccate spedizioni di salumi dall’Italia, anche se la data di lavorazione risultava precedente al 7 gennaio.
