Amsterdam (Paesi Bassi) – L’ultimo aggiornamento dell’Annuario internazionale della private label di Plma, relativo alla prima metà del 2024, mostra una quota di mercato della Mdd in 17 Paesi europei, come riportato da NielsenIQ. La quota complessiva è cresciuta, raggiungendo il 38,6% sulla base dei dati della prima metà del 2024, con un aumento dello 0,5% rispetto alla prima metà del 2023. L’indagine di NielsenIQ indica un notevole aumento dei marchi al dettaglio in 16 dei 17 Paesi analizzati, con la sola eccezione della Svizzera, che ha registrato un leggero calo della quota delle private label.
In Europa ci sono 11 mercati che mantengono una quota di mercato superiore al 30% e 6 mercati che superano la soglia del 40%. Una crescita notevole della quota delle private label è stata osservata in Portogallo (+1,7%), Spagna (+1,5%), Francia (+1,1%) e Repubblica Ceca (+0,7%). Nonostante il calo, la Svizzera mantiene la sua posizione di Paese con la quota più alta tra i 17 Paesi, attestandosi al 52,3% (-0,1% rispetto all’anno precedente). La quota collettiva di private label dei maggiori mercati europei – Germania, Regno Unito e Francia – si attesta al 40,4%, con un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Una crescita significativa è stata registrata in categorie come i cibi ambient e i surgelati, che hanno registrato un incremento della quota di oltre l’1%.
Spagna e Portogallo hanno registrato una notevole crescita della quota di PL dell’1,5%, in particolare nei surgelati (+2,3%). Il Belgio e i Paesi Bassi hanno registrato un leggero aumento dello 0,1% della quota delle private label, ma la crescita è stata osservata nei prodotti ambient, nei prodotti sanitari e nelle bevande alcoliche. I Paesi scandinavi hanno registrato complessivamente una crescita dello 0,4% della quota delle private label, con le bevande alcoliche che hanno registrato un leggero calo (-0,2%). Nell’Europa dell’Est, la quota delle private label è in aumento (+0,6%).
I dati di NielsenIQ indicano che gli alimenti freschi e surgelati, i dolciumi e gli snack e gli alimenti ambient sono le prime tre categorie in termini di quota a valore delle private label, con una media del 47,8%, per un totale di 260 miliardi di euro nei 17 Paesi europei analizzati. Le vendite complessive delle private label in questi Paesi sono cresciute di 20 miliardi di euro.