Pollo: l’aviaria ferma l’import dal Brasile, scorte Ue sempre più limitate. La lettera di un fornitore

2025-09-11T12:02:39+02:0011 Settembre 2025 - 11:28|Categorie: Carni|Tag: , , |

Milano – “A causa dell’influenza aviaria che ha colpito il Brasile, le scorte di carne di pollo sono estremamente limitate”. A dirlo è un big player europeo della carne, fornitore a livello internazionale. Che, attraverso una dichiarazione ufficiale, evidenzia una grave situazione di carenza di materia prima. A dimostrazione che il virus, oltre ad avere gravi impatti sulla sicurezza alimentare, sta mettendo a rischio l’approvvigionamento alimentare. Ma cos’è successo?

La vicenda – A maggio 2025 il Brasile – il più grande esportatore mondiale di pollame, con una quota export pari al 39% – è stato colpito da un’epidemia di aviaria il cui focolaio ha interessato l’area del Montenegro, un comune nello Stato del Rio Grande do Sul, a sud del Paese. A seguito della diffusione, in base ai protocolli commerciali esistenti, gli importatori mondiali hanno immediatamente vietato l’import di pollame dal Brasile. Ma a giugno, dopo l’abbattimento di più di 17mila uccelli e la messa in sicurezza degli allevamenti, il governo brasiliano ha dichiarato l’indennità del Paese al virus e ha fatto domanda di verifica e conferma all’Organizzazione mondiale per la salute animale (Woah) per la riapertura all’export.

La risposta Ue – Il 4 settembre, l’Ue ha riconosciuto il Brasile come Paese libero dall’influenza aviaria. “Ciò consentirà la ripresa delle esportazioni di carne di pollo verso l’Unione il prima possibile”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura brasiliano, Carlos Favaro, sul social media X.

“Sette settimane per tornare sul mercato Ue” – Secondo fonti certe, tuttavia, i tempi sono lunghi e potrebbero compromettere ulteriormente la situazione dei Paesi Ue che vedono una sempre più critica carenza di materia prima. “Una volta che il Brasile potrà produrre e certificare, ci vorranno almeno sette settimane per tornare sul mercato Ue”, si legge nella lettera di un importante fornitore europeo. “In questo momento difficile, la data esatta non è chiara. Vi informeremo adeguatamente nei prossimi giorni, qualunque sia l’esito finale. Ci impegnerermo al massimo per creare le condizioni necessarie affinché i contratti in sospeso vengano rispettati in seguito alle nuove spedizioni e i nuovi prodotti possano essere offerti entro la fine dell’anno. Nelle prossime settimane, tuttavia, le scorte saranno estremamente limitate”.

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