Pratiche commerciali sleali/De Castro e Tarabella al Parlamento Ue: “Nessuno ceda a pressione last minute di lobby Gdo” 

Strasburgo (Francia) – “È ora o mai più: i consumatori e gli agricoltori hanno bisogno del voto positivo dell’Assemblea – domani in Plenaria – per fermare le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare, e attuare quella legge europea che aspettiamo da 10 anni. Nessun deputato ceda quindi alle pressioni last minute delle lobby dei grandi supermercati che ci impediscono di venire in aiuto agli anelli più deboli della filiera”. È questo l’appello che lanciano, a nome del Gruppo S&D, gli eurodeputati Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo e relatore della proposta di direttiva Ue contro le pratiche sleali nella filiera alimentare, e Marc Tarabella, relatore per la stessa in Commissione mercato interno. “Proprio alla vigilia del voto decisivo dell’Assemblea europea i falchi che da 10 anni si oppongono all’introduzione di regole commerciali più eque e trasparenti tentano di fare rinviare ancora una volta l’approvazione del mandato necessario al Parlamento per avviare i negoziati con il Consiglio dei ministri e la Commissione Ue. Rinvio che rischierebbe di distruggere – per mancanza di tempi tecnici – l’unica possibilità di ottenere questo importante atto legislativo approvato entro la fine della legislazione europea, a maggio. Noi siamo invece già pronti a dare il via ai negoziati interistituzionali e raggiungere un accordo con il Consiglio dei ministri Ue prima di Natale”, spiegano gli eurodeputati. “Già da ora possiamo dire che prendendo sempre come riferimento la salute dei consumatori, nei negoziati con i ministri europei ci concentreremo sulle pratiche commerciali sleali più dannose difendendo tutto il processo di quegli standard di benessere della qualità, dell’ambiente e degli animali che fanno i nostri prodotti unici in tutto il mondo”. La nota termina così: “Non cadiamo nella trappola delle lobby e dell’ala ultraliberista dell’Europarlamento. Poniamoci all’altezza delle richieste dei nostri consumatori e agricoltori”.

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