Bruxelles (Belgio) – Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo regolamento Ue volto a rafforzare la lotta contro le pratiche commerciali sleali transfrontaliere nella filiera agroalimentare. L’obiettivo è migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’applicazione della normativa, senza modificare la direttiva del 2019 né creare nuovi oneri per il settore.
Il regolamento introduce un meccanismo di mutua assistenza che permetterà agli Stati membri di scambiarsi informazioni, collaborare alle indagini e coordinare le azioni di contrasto quando fornitori e acquirenti sono situati in paesi diversi. Prevede inoltre norme su copertura dei costi, tutela dei dati e riservatezza, proteggendo i fornitori da possibili ritorsioni.
Viene istituito anche un meccanismo di azione coordinata per affrontare pratiche sleali su larga scala che coinvolgano almeno tre Stati membri, con la designazione di un’autorità capofila. Il regolamento estende la cooperazione anche ai casi che riguardano acquirenti extra-UE, con l’obiettivo di tutelare maggiormente gli agricoltori europei.
L’accordo, che dovrà ora essere formalmente approvato da Consiglio e Parlamento, nasce dall’esperienza maturata con la direttiva del 2019 e dalla crescente dimensione transfrontaliera del commercio alimentare, dato che circa il 20% dei prodotti consumati in un paese europeo proviene da un altro Stato membro. La proposta, presentata dalla Commissione nel dicembre 2024, risponde alle raccomandazioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura.