Milano – Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, ha partecipato il 3 giugno all’incontro ‘Risultati e prospettive della lotta alla Psa’, organizzato da Coldiretti. Durante l’incontro, si legge su Lombardia Notizie, l’assessore ha annunciato che la regione si farà capofila nella proposta di un emendamento al prossimo Collegato Agricoltura, per introdurre uno strumento normativo in grado di garantire un prezzo equo alle carni provenienti dalle zone di restrizione, oggi fortemente svalutate anche a causa di speculazioni di mercato. Sono circa 500mila suini che le filiere delle più importanti Dop non possono permettersi di perdere, ma che oggi sono vendute a prezzi ampiamente inferiori a quelli di mercato. “Ci troviamo di fronte al paradosso”, ha commentato Beduschi parlando della proposta della Lombardia dell’emendamento anti-speculazione carni per la Psa, “di vedere le carni più controllate del mondo subire un deprezzamento inaccettabile”.
L’obiettivo, continua la nota stampa, è quello di valorizzare anche gli animali sani provenienti dalle aree soggette a limitazioni sanitarie, costruendo un sistema che riconosca il giusto valore economico. Una possibile strada è l’utilizzo delle cosce per le produzioni Dop, che prevedono stagionature superiori ai 400 giorni, come già stabilito dai disciplinari. Parallelamente, è fondamentale garantire la lavorazione delle altre parti dell’animale mettendo al sicuro la filiera dal rischio di richiamo, oggi previsto nel caso in cui un allevamento risulti positivo nei 15 giorni successivi alla macellazione. Questo strumento finanziario, rivolto in particolare ai macelli, dovrà però obbligatoriamente includere una garanzia per gli allevatori, ai quali deve essere riconosciuto un compenso equo, svincolato da dinamiche speculative.
In merito alla lotta al virus, Beduschi ha illustrato i risultati della strategia lombarda: oltre 16mila analisi di laboratorio, quasi 10mila ispezioni, più di 56mila cinghiali abbattuti tra il 2021 e il 2024, con riduzioni della densità fino al 90% in alcune zone. Regione ha stanziato 5,5 milioni di euro per gli abbattimenti nei focolai e oltre 25 milioni per indennizzi diretti agli allevatori, cui si aggiungono più di 3 milioni per il contenimento della fauna selvatica. Ulteriori 6,8 milioni di euro sono stati destinati nel biennio 2023-2024 al rafforzamento della biosicurezza negli allevamenti. Sul fronte nazionale, il Governo ha messo a disposizione 23 milioni di euro di aiuti indiretti e si è impegnato a richiedere all’Unione Europea l’attivazione della cosiddetta riserva di crisi.