Roma – “Ce lo chiede l’Europa di mangiare da schifo”. Con queste parole si apre un servizio andato in onda su Rai2, lo scorso 13 maggio, nel corso della trasmissione ‘Anni 20’. E subito si scatena la polemica. Al centro del video una critica sarcastica ad alcune disposizioni della Ue in tema di alimentazione. Fra queste, il riferimento alla recente approvazione della Commissione europea alla vendita di vermi della farina gialli essiccati come nuovo alimento. Ma si parla anche del cosiddetto ‘fake food’, come la “bistecca senza carne” e il “tonno vegetale”. Il servizio punta poi il dito sul sistema di etichettatura Nutriscore: “Tutto questo rischia di diventare alimentazione di serie A grazie al Nutriscore, buono solo a colpire la dieta mediterranea, a fare ingrassare gli affari delle multinazionali ed estinguere così per sempre il nostro appetito”. Ma non è finita qui. Volano commenti tutt’altro che velati anche nei confronti del piano vaccinale, del Recovery Fund e, in generale, del “delirio regolatorio” (testuali parole) dell’Europa. Le reazioni non tardano ad arrivare. In prima linea Fabrizio Salini, amministratore delegato Rai, che si è detto furioso e deciso a prendere provvedimenti. Sulla stessa linea di pensiero alcuni esponenti politici. Di segno opposto, invece, Giorgia Meloni, che sui social scrive: “Il Pd invoca il bavaglio contro ‘Anni 20’ per un servizio sarcastico che osa criticare l’Ue. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che la Rai, piuttosto che difendere il pluralismo, fa sapere di essere pronta alla censura. Ecco la loro libertà di pensiero”. Un esposto è già stato presentato all’AgCom. Che decisioni prenderanno i vertici Rai?