Rapporto aviaria Efsa: “In Ue 2.398 focolai nel pollame tra il 2021 e il 2022. È la più grande epidemia registrata in una stagione”

2022-07-07T11:14:15+01:007 Luglio 2022 - 11:13|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , |

Parma – “La stagione epidemica dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) 2021-2022 è la più grande epidemia finora osservata in Europa”. L’allarme arriva da Efsa (European Food Safety Authority) a seguito del rapporto pubblicato a fine giugno sull’influenza aviaria che ha colpito l’Ue tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022. Secondo i dati diffusi dall’agenzia, l’epidemia ha interessato un totale di 2.398 focolai di pollame, 46 milioni di volatili abbattuti negli stabilimenti colpiti, 168 rilevazioni di volatili in cattività e 2.333 focolai Hpai negli uccelli selvatici in 36 paesi europei. Tuttavia, l’epidemia è ancora in corso. Tra il 16 marzo e il 10 giugno 2022 sono state segnalate 1.182 rilevazioni del virus ad alta patogenicità in 28 paesi Ue/See-spazio economico europeo e nel Regno Unito. Sul fronte del pollame, la Francia ha rappresentato il 68% dei focolai totali, l’Ungheria il 24% e tutti gli altri Paesi meno del 2% ciascuno. La maggior parte delle rilevazioni negli uccelli selvatici, invece, sono state segnalate dalla Germania (158), seguita dai Paesi Bassi (98) e dal Regno Unito (48). Secondo quanto sottolinea l’Efsa, la persistenza osservata del virus Hpai (H5) negli uccelli selvatici dopo l’ondata epidemica 2020–2021 indica che potrebbe essere diventato endemico nelle popolazioni di uccelli selvatici in Europa, il che implica un alto rischio per il pollame, l’uomo e la fauna selvatica. Si fa quindi necessaria una rapida attuazione di strategie di mitigazione dell’Hpai adeguate e sostenibili, quali misure di biosicurezza, piani di sorveglianza e misure di individuazione precoce nei diversi sistemi di produzione di pollame. Non solo. Secondo l’Efsa, dovrebbero essere prese in considerazione anche strategie a medio e lungo termine per ridurre la densità di pollame nelle zone ad alto rischio.

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