Milano – “Spero che la posizione e gli emendamenti proposti dal Parlamento europeo possano trovare accoglimento nel Trilogo”, si è espresso così Ignazio Capuano, presidente Conai, come riporta il Sole 24 Ore, in merito alla posizione negoziale adottata dal Consiglio Ue sul Ppwr lo scorso dicembre. “Mi sembra la posizione più neutra che ci consente di mantenere, come Paese, le nostre specificità positive. L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi di riciclo degli imballaggi del 70% che l’Ue chiede al 2030”.
Una delle maggiori criticità sottolineate dal presidente del Consorzio è l’obbligo imposto dal Consiglio Ue di dotarsi di sistemi di deposito cauzionale. “In Italia si è scelto di percorrere la strada Epr (responsabilità estesa del produttore)”, spiega Capuano al quotidiano di Confindustria, “con questo sistema l’azienda resta responsabile del fine vita degli imballaggi che immette sul mercato. Con il Drs, invece, la responsabilità dell’azienda finisce nel momento in cui vende al consumatore”. Non si considerano così costi correlati e su chi debbano ricadere, sottolinea il presidente Conai, oltre alla mancanza di prove circa l’efficacia del sistema su larga scala. “Affiancando invece la raccolta selettiva a quella differenziata sono fiducioso che si possano raggiungere anche gli obiettivi indicati nei testi Ue”.