Strasburgo (Francia) – Con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astenuti l’Eurocamera ha adottato il mandato negoziale della legge sul ‘ripristino della natura’ (Nature Restoration Law) provvedimento chiave del Green Deal. È stata quindi respinta, seppur con pochi voti, la mozione del Ppe (Partito Popolare Europeo) e delle destre di rigetto della legge. Per il testo definitivo saranno ora avviati i negoziati con il Consiglio Ue.
Come fanno sapere dalla Commissione Ue, oltre l’80% degli habitat europei è in cattive condizioni. Per questo, il 22 giugno 2022 la Commissione aveva proposto un regolamento sul ripristino della natura per contribuire al recupero a lungo termine della natura danneggiata. La legge prevede quindi che entro il 2030 dovranno essere adottate le misure di ripristino degli ecosistemi che coinvolgano almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’Ue.
Per la Commissione, la nuova legge apporterà notevoli benefici economici e, secondo gli eurodeputati che hanno votato a favore, il ripristino degli ecosistemi sarà fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, nonchè ridurre i rischi per la sicurezza alimentare. La proposta di legge non imporrà la creazione di nuove aree protette nell’Ue né bloccherà la costruzione di nuove infrastrutture per l’energia rinnovabile. Entro 12 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà valutare l’eventuale divario tra le esigenze finanziarie del ripristino e i finanziamenti disponibili e studiare soluzioni per colmare tale divario con appositi strumenti.