Milano – È ormai ufficiale la normalizzazione dei controlli in dogana per le partite di salumi italiani esportate negli Usa. In assenza di positività negli ultimi 45 giorni, è stato, infatti, revocato anche il provvedimento della 50% reinspection. Si trattava di un passaggio intermedio previsto, dopo la sospensione del controllo sistematico (100% reinspection) da parte della dogana Usa, a partire dal maggio scorso. Il ritorno ai normali standard di controllo nel dinamico mercato Usa rappresenta un significativo vantaggio per le aziende del comparto. Secondo Assica, infatti, i maggiori costi di sdoganamento sostenuti dalle imprese, a causa della 100% reinspection, si sono attestati intorno ai 4,15 milioni di euro all’anno. Nel 2014 gli Usa si sono confermati il primo Paese di destinazione extra Ue per le esportazioni dei salumi italiani con 7.365 tonnellate (+16,4%) per 86,8 milioni di euro (+18%). Incrementi che si spiegano anche con l’aumento da parte dei produttori delle scorte di magazzino nel Paese, proprio per tutelarsi rispetto alle precedenti limitazioni.
Ritorno ai normali livelli di controllo per l’export di salumi negli Usa
RepartoGrafico2015-07-09T17:16:52+02:009 Luglio 2015 - 17:16|Categorie: Salumi|Tag: 100% reinspection, assica, salumi, Usa|
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