Milano – L’accordo raggiunto dagli Stati Uniti e l’Unione Europea per i dazi al 15%, “dal nostro punto di vista è complessivamente accettabile. Poteva essere migliore, ma poteva anche paventarsi davanti a noi uno scenario peggiore”. Commenta così ad AdnKronos Riccardo Rosa, presidente di Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Che ricorda che gli Usa rappresentano il primo mercato di destinazione del settore made in Italy, con 600 milioni di macchine vendute nel 2024, pari al 16% del totale esportato dall’intero settore.
“Auspichiamo dunque che le macchine utensili per la lavorazione dei metalli, di cui gli Stati Uniti hanno estremo bisogno poiché non hanno una produzione locale in grado di soddisfare la domanda interna particolarmente esigente in termini di tecnologia, siano inserite nella lista dei beni esentati dalla tassazione”, continua Rosa ai microfoni di AdnKronos. “Se non dovesse accadere, i costruttori italiani di macchine utensili, la cui offerta è molto ben accreditata nel mercato Usa – che ne apprezza l’elevato contenuto tecnologico e la forte personalizzazione – dovranno capire come gestire il dazio al 15%”.