Venezia – Il tribunale di Venezia ha dato torto a San Benedetto per la terza volta. L’azienda aveva portato in giudizio Il Fatto Alimentare chiedendo alla testata online un risarcimento di 1,5 milioni di euro per danni da diffamazioni, in seguito alla pubblicazione di alcuni articoli sullo stop alla pubblicità con Elisabetta Canalis (leggi qui).
Nella sentenza del 15 maggio 2025, la giudice Lisa Micochero ha ribadito che gli articoli in questione costituiscono piena espressione del diritto di critica giornalistica e che le affermazioni contestate da San Benedetto non sono diffamatorie, ma fondate su “una lettura logica, ragionata e motivata dello spot” e riguardano “la suggestione che esso crea nello spettatore”. La sentenza del tribunale, che ha rigettato integralmente la domanda risarcitoria e condannato l’azienda a pagare oltre 10mila euro di spese processuali, chiude così il terzo capitolo giudiziario aperto da San Benedetto contro Il Fatto Alimentare.
