Roma – Nel 2021 il comparto avicolo biologico italiano è cresciuto del 20,6%, superando i cinque milioni di capi. I dati – emersi dal rapporto Ismea sulle tendenze del comparto biologico in agricoltura ‘Appuntamento con il bio: l’agricoltura biologica del futuro’ – mostrano una tendenza marcata del comparto avicolo, soprattutto nell’ultimo triennio, nello scegliere l’allevamento biologico. Un trend che gli permette di guadagnare ogni anno in media circa mezzo milione di capi. Negli altri comparti zootecnici, nel 2021, si registra: +3% per i bovini, +0,5% per i suini, mentre è in diminuzione il contingente degli ovini e dei caprini, rispettivamente del -7,6% e del -5,3%. Attraverso un confronto con i dati Istat sulle consistenze, emerge che i settori più rilevanti in termini di incidenza del biologico sono: caprini (9,4%), ovini (8,6%), bovini (7,0%). L’avicolo segue con un 4,8%, mentre all’interno dell’allevamento suinicolo, il biologico incide ancora solo per lo 0,7%.
Settore avicolo bio: secondo i dati Ismea, +20,6% nel 2021
Margherita Luisetto2022-07-12T09:50:06+02:0012 Luglio 2022 - 09:14|Categorie: Bio, Carni|Tag: allevamenti avicoli bio, avicolo bio|
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