Spesa proteine animali 2021: Ismea registra calo delle carni e crescita dei sostituti. Stabili i salumi

2022-03-03T10:05:58+02:003 Marzo 2022 - 10:05|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , |

Roma – Nel 2021 gli italiani hanno ridotto la spesa per l’acquisto di prodotti proteici di origine animale. Secondo l’ultimo report pubblicato da Ismea, infatti, rispetto alla crescita del 2020 – anno in cui le carni hanno registrato un +9,8%, i salumi +8,3% e le uova +14,6% – il 2021 è stato segnato da una contrazione delle vendite. Un andamento che, comunque, non ha azzerato il vantaggio rispetto ai livelli pre-Covid. In particolare, la carne ha visto una riduzione dei volumi acquistati e della spesa (malgrado un lieve generalizzato aumento dei prezzi): -6,4% la spesa per le carni suine, -0,9% per le carni bovine, contro un +2% per le carni avicole (sebbene i volumi si siano ridotti dello 0,9%). È aumentato, nel frattempo, l’interesse per il segmento ‘elaborato’ (+0,9%) e per i prodotti di qualità superiore, con certificazioni chiare su provenienza, tipicità, processi produttivi etici e controllati, con certificazioni bio o con maggior servizio aggiunto. A fronte di una diminuzione generale della spesa per le carni, nel 2021 si è assistito a un incremento del 28% della spesa per i prodotti proteici a base vegetale (sostitutivi della carne), con un valore che supera i 91 milioni di euro. Come sottolinea Ismea, questo comparto rappresenta ancora una nicchia (solo l’1% del valore della carne) ma vanta una dinamica positiva più che evidente. Sul fronte dei salumi, la spesa si mantiene stabile (-0,2%) con le vendite di prosciutto crudo in aumento del 2,1% e quelle per gli insaccati in flessione (salami -1,2%). Per il comparto delle uova, invece, la spesa si è contratta dell’11,6%, tornando ai livelli precendenti all’anno del Covid, in cui le uova si sono aggiudicate il titolo di ‘prodotto star’ con un incremento tra i più alti dell’intero comparto alimentare (+14,6%).

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