Seattle (Usa) – Dopo aver registrato per sei trimestri consecutivi un calo delle vendite negli Stati Uniti, Starbucks ha in programma di chiudere centinaia di punti vendita in Nord America, pari a circa l’1% del totale.
Lo segnala Reuters, che riporta un estratto della comunicazione inviata dal ceo di Starbucks Brian Niccol (in carica da agosto 2024) ai dipendenti: “Durante la revisione, abbiamo individuato caffetterie in cui non siamo in grado di creare l’ambiente che i nostri clienti e partner si aspettano, o in cui non vediamo prospettive di performance finanziaria, e queste sedi verranno chiuse”.
Il Ceo ha dichiarato che la società concluderà l’anno fiscale con quasi 18.300 punti vendita Starbucks – sia di proprietà che in franchising – tra Stati Uniti e Canada. A luglio le sedi dichiarate erano 18.734. Questi comporterà anche la perdita di 900 posti di lavoro.
Lo scorso febbraio, Niccol aveva annunciato un altro importante taglio di personale nelle sue sedi in tutto il mondo, pari a 1.100 dipendenti (leggi qui), mentre ad agosto aveva annunciato un piano strategico, rinominato ‘Starting 5’, per rinnovare l’offerta di Starbucks in Nord America e invertire il calo delle vendite, intercettando i nuovi trend di consumo (leggi qui).
