New York (Usa) – Eataly, insegna dell’alimentare made in Italy di alta qualità, ha accettato di versare circa 1,89 milioni dollari per chiudere una class action avviata nel 2018 da alcuni dipendenti dei propri negozi statunitensi Flatiron e Financial District di New York. Lo riporta il magazine newyorkese Grub Street, che spiega i motivi del contenzioso. I querelanti lamentavano la violazione del diritto del lavoro di New York e del Fair Labor Standards Act da parte di Eataly, in quanto l’insegna non solo non avrebbe pagato le ore svolte, ma avrebbe anche regolarmente imposto loro di lavorare fuori orario e senza retribuzione. Nel 2018 il giudice distrettuale Katherine B. Forrest aveva certificato l’insufficienza di prove utili a dimostrare che tutti i dipendenti di Eataly fossero vittime di tali violazioni. Tuttavia, aveva aggiunto, “i querelanti hanno dimostrato che specifici supervisori e/o manager di Eataly hanno violato” le norme sul lavoro. Dal canto suo, la sede statunitense del gruppo fondato da Oscar Farinetti ha sempre rigettato le accuse e una portavoce dell’azienda, Lisa Serbaniewicz, ha dichiarato: “Pur essendo certi che tutti i dipendenti sono stati pagati per tutte le ore lavorate, abbiamo deciso di dare la priorità a una risoluzione e di conseguenza abbiamo raggiunto questo accordo”.
“Straordinari non pagati”: negli Usa, Eataly dovrà versare 1,89 milioni di dollari
RepartoGrafico2020-12-29T14:46:43+02:0029 Dicembre 2020 - 14:46|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: eataly, eataly usa, Grub Street, Lisa Serbaniewicz|
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