Seattle (Usa) – Aiutare i consumatori, in primis, oltre ai responsabili delle politiche sanitarie a meglio soppesare la qualità degli studi che analizzano il legame tra alimentazione e i potenziali rischi per la salute. Questo l’obiettivo alla base del nuovo approccio sviluppato da un team dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHme) dell’Università di Washington a Seattle, e pubblicato nel numero di ottobre della rivista Nature Medicine. In linea con il sistema di classificazione degli hotel, anche a questi studi saranno ora assegnate delle stelle (da una a cinque). Come si legge in una nota ufficiale di IHme, “un punteggio a cinque stelle significa che il collegamento tra dieta e rischio esiste in maniera evidente. Una stella, al contrario, indica che o non sussiste associazione tra i due fattori o che le prove sono troppo deboli per trarre conclusioni definitive”. “Accade di frequente che gli stessi ricercatori siano in disaccordo. Si pensi al fatto che alcuni sostengono che mangiare carne rossa possa favorire l’insorgenza di malattie come il diabete di tipo 2 e alcuni tumori. Ecco, questo sistema potrà aiutare a fare chiarezza. Consentendo ai consumatori di prendere decisioni informate”, spiega il Dottor Christopher Murray, direttore dell’IHme.
