Svizzera, bocciata l’iniziativa per abolire gli allevamenti intensivi

2022-09-27T09:52:42+01:0027 Settembre 2022 - 09:51|Categorie: Carni, Formaggi, Salumi|

Berna (Svizzera) – In Svizzera l’allevamento intensivo non sarà vietato. È stata infatti bocciata l’iniziativa che domenica ha portato i cittadini a votare al referendum per l’abolizione degli allevamenti intensivi (leggi qui). Il 62,86% dei votanti (la partecipazione al voto a livello nazionale è stata del 51,6%) si è dichiarato contrario all’iniziativa promossa dalle associazioni ambientaliste, che da anni stanno cercando di inserire la tutela degli animali nella Costituzione svizzera. La proposta richiedeva al governo di stabilire regole più rigorose per il benessere degli animali e per la loro macellazione, tra cui l’imposizione di requisiti minimi per l’alloggio, l’assistenza sanitaria, l’accesso all’aria aperta, la significativa riduzione del numero massimo di capi per superficie. Ma se per i promotori dell’iniziativa il risultato, oltre a essere una sconfitta, è stata un’occasione mancata per il Paese, per gli oppositori rappresenta la dimostrazione che esiste fiducia nei confronti del sistema allevatoriale svizzero, già particolarmente severo e rispettoso in tema di benessere animale. Il governo si era da subito detto contrario alla proposta, affermando che le modifiche richieste avrebbero violato gli accordi commerciali e aumentato i costi di investimento e i prezzi dei generi alimentari al consumo.

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