Collecchio (Pr) - È stato indetto per martedì prossimo uno sciopero dei dipendenti Parmalat. Si tratta della prima volta da quando i Besnier sono alla guida dell'azienda. All'origine della protesta le strategie aziendali della proprietà francese. Che lo scorso ha proceduto alla vendita di Lactalis Usa a Parmalat, spostando liquidità dall'azienda italiana alla capogruppo francese.
Milano - La Consob chiede chiarimenti a Parmalat, entro una settimana, sull'acquisto delle attività americane della francese Lactalis, azienda che oggi controlla il gruppo alimentare di Collecchio. Secondo quanto scrive il quotidiano la Repubblica, Consob chiede agli amministratori spiegazioni dettagliate su come si è arrivati a formulare il prezzo di acquisto e se sono state
Parma - L'incontro che si è svolto ieri nella sede di Confindustria, a Parma, ha confermato quanto annunciato venerdì al ministero dello Sviluppo dai vertici Lactalis. L'obiettivo principale del colosso francese è la chiusura di tre stabilimenti - Genova, Como e Pavia - e la razionalizzazione delle attività a Collecchio. Dal punto di vista della
Parma - Parmalat ha completato l'acquisizione dal gruppo Lactalis di Lactalis American group, Lactalis do Brazil e Lactalis Alimentos Mexico. L'annuncio delle acquisizioni, costate 904 milioni di dollari e la sottoscrizione dei contratti commerciali connessi all'acquisizione, risale al 22 maggio. "Il corrispettivo sarà integrato con un importo corrispondente alla posizione finanziaria netta delle società acquisite
Genova - Difendere la Centrale del latte, che Parmalat ha fatto sapere di voler chiudere. E' questo l'obiettivo del corteo degli agricoltori previsto per oggi a Genova. Accanto agli agricoltori scenderanno in piazza anche i lavoratori della Centrale del latte di proprietà dell'azienda di Collecchio. L'appuntamento è fissato per le 10. Il corteo prenderà poi
Roma - Chiusura di tre impianti - Genova, Como Villa Guardia e Pavia - e una richiesta di 120 esuberi. Sono queste le proposte di Lactalis ai sindacati, presentate nel corso di un incontro delle delegazioni di Parmalat e Lactalis in scena ieri a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del sottosegretario
(segue) Anche a Genova, intanto, monta la rabbia per la ventilata chiusura della storica Centrale del latte di Rivarolo. Ieri l'assessore allo Sviluppo economico di Genova, Francesco Oddone, ha convocato la direzione nazionale dell'azienda e le organizzazioni sindacali di categoria e confederali. Con l'obiettivo di trovare un accordo tra le parti in causa. L'incontro, però,non
Milano - Cittadini, lavoratori, sindacati e amministrazioni locali. Il piano industriale presentato da Lactalis per la controllata Parmalat, che prevede la chiusura degli stabilimenti di Como e Cilavegna (Carnini) e Genova (Centrale del latte di Rivarolo) mette tutti contro il colosso francese. Scorrendo le pagine locali dei quotidiani delle città coinvolte, si legge tutta la
Milano - Il titolo Parmalat crolla in Borsa: -5% a 1,6 euro per azione. Questo l'effetto dell'acquisizione di Lactalis American Group, annunciata ieri, costata al gruppo di Collecchio 904 milioni di dollari in contanti. A scatenare la reazione dei mercati sarebbe proprio il prezzo, considerato troppo alto, pagato da Parmalat per l'operazione. Sul piede di
Collecchio (Pr) - La notizia era nell'aria già da tempo. Lactalis, secondo indiscrezioni pubblicate oggi da molti quotidiani, starebbe per fondere tutte le sue attività nel settore del latte confezionato in Parmalat. Con il duplice obiettivo di creare il più grande gruppo europeo del latte confezionato e disporre degli 1,4 miliardi di euro del cosiddetto
Collecchio (Pr) - Parmalat chiude il primo trimestre 2012 con un fatturato netto di 1.094,2 milioni di euro, in aumento del 5,9% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Il margine operativo lordo risulta pari a 75,1 milioni di euro, in aumento di 4,9 milioni di euro (7,0%) rispetto ai 70,2 milioni dell'anno precedente. L'utile operativo
Calisto Tanzi, ex patron di Parmalat, è stato condannato in secondo grado, dalla Corte d’appello di Bologna, a una pena di 17 anni e 10 mesi per il crac da 14,5 miliardi di euro dell’azienda bolognese. In primo grado l'ex patron era stato condannato dai giudici di Parma a 18 anni. La difesa, che aveva
