Washington (Usa) – A pochi giorni dall’intesa tra Donald Trump e Ursula von der Leyen, numero uno della Commissione Ue (leggi qui), il presidente americano minaccia nuovi dazi. In particolare, nel mirino ci sono il Digital Service Act (Dsa) e il Digital Market Act (Dma): due normative articolate che intendono proteggere diritti e privacy dei consumatori e cercare di prevenire posizioni dominanti dei colossi tech americani. Secondo Trump, tuttavia, si tratterebbe di “azioni discriminatorie”, come ha scritto sul social Truth.
“Come presidente degli Stati Uniti, mi opporrò ai Paesi che attaccano le nostre incredibili aziende tecnologiche americane. Le tasse digitali, la legislazione sui servizi digitali e le normative sui mercati digitali sono tutte concepite per danneggiare o discriminare la tecnologia americana”, ha sottolineato Trump.
Tramite la portavoce Paula Pinho, la Commissione europea ha ribadito che “è diritto sovrano dell’Ue e dei suoi Stati membri di regolamentare le attività economiche sul proprio territorio, nel rispetto dei nostri valori democratici”, precisando che “è anche il motivo per cui questo [la normativa sul digitale] non fa parte dei recenti accordi con gli Stati Uniti” sui dazi. “Le accuse secondo cui il Dsa sarebbe uno strumento di censura sono sbagliate e completamente infondate”, ha spiegato ancora, notando che la libertà di espressione è un diritto fondamentale in Europa.