Roma – In merito ai nuovi dazi che la Ue ha imposto verso i prodotti agricoli e i fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia (leggi qui), si registra a stretto giro il commento di Coldiretti e Filiera Italia. In una nota congiunta, le due associazioni scrivono: “Per quanto riguarda i fertilizzanti, si tratta di un ulteriore aumento del prezzo rispetto già a quanto registrato nell’ultimo periodo, considerato che l’Ue è fortemente dipendente dal mercato estero e si rifornisce, tradizionalmente, da un gruppo ridotto di fornitori, tra cui troviamo proprio i due Paesi oggetto del provvedimento. Non possiamo accettare un aumento dei costi che vada a penalizzare le nostre imprese rispetto a fattori di produzioni di cui l’Europa ci ha reso dipendenti da Paesi terzi”.
Spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini: “La fine della guerra è certamente la priorità assoluta. Dobbiamo tuttavia avere ben chiaro che nelle trattative di una possibile pace si discuta anche la venuta meno delle sanzioni alla Russia, che per noi hanno chiuso un mercato di grande interesse”. Aggiunge Luigi Scordamaglia, Ad di Filiera Italia: “Inaccettabile che ancora una volta a pagare il conto siano gli agricoltori e quindi la filiera agroalimentare europea. L’aumento dei costi di produzione andrà a colpire principalmente il settore cerealicolo, già fortemente provato da costi di produzioni alle stelle e al di sopra del prezzo di vendita”.