Roma – “Il vino italiano si sta reggendo esclusivamente con le forze degli imprenditori, ma ci sono ormai troppi nodi politici irrisolti che stanno venendo al pettine”. Questo l’allarme lanciato dal presidente di Unione italiana vini, Ernesto Abbona, che invoca la necessità di un ministro dell’Agricoltura per “dare seguito alle norme e tradurle in azioni concrete per le imprese”. Troppe, secondo il presidente, le questioni aperte che stanno azzoppando il comparto, a cominciare dai pagamenti dei ristori su contributi regionali alla distillazione, riduzione delle rese e stoccaggio dei vini di qualità (circa 50a milioni di euro) “a oggi del tutto inevasi da Agea nonostante la scadenza fissata al 31 dicembre dello scorso anno”. Senza dimenticare “il maldestro Dpcm” che obbliga enoteche e negozi specializzati ad abbassare le serrande alle ore 18. Un capitolo a parte sono gli strumenti di rilancio: “È il caso del decreto attuativo sulla sostenibilità, la cui approvazione era stata annunciata invano entro gennaio, o delle risorse legate alla promozione di un settore che rende al Paese una bilancia commerciale attiva di circa 6 miliardi di euro ogni anno”.
Uiv, Abbona: “Settore sconta stallo politico, serve un ministro”
federica2023-06-15T10:15:59+02:0028 Gennaio 2021 - 11:55|Categorie: Vini|Tag: Ernesto Abbona, Unione italiana vini|
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