Unaitalia guarda al futuro del settore avicolo. Resilienza, sostenibilità e lotta alla speculazione

2022-06-16T12:55:47+01:0016 Giugno 2022 - 12:55|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , , , |

Roma – Il settore avicolo italiano vive in questi ultimi anni in una situazione particolarmente problematica dovuta a molteplici criticità. Dopo aver subito le conseguenze della pandemia da Covid, si è ritrovato travolto da eventi turbolenti che hanno impattato significativamente sul comparto. Ma il settore, ancora una volta, guarda al futuro con resilienza. Di questo si è parlato oggi in occasione dell’assemblea generale di Unaitalia, che si è tenuta a Roma presso l’Hotel Boscolo Circo Massimo. Tema dell’incontro: ‘Il futuro della filiera avicola alla luce del nuovo contesto socio-economico’. “Il 2022 si è aperto con una vera e propria tempesta di eventi che hanno colpito il nostro settore”, spiega Antonio Forlini, presidente di Unaitalia. “Stiamo assistendo all’aumento della domanda cinese di mais e soia – il Paese ha stoccato il 65% delle scorte mondiali (a fronte di un consumo del 25% circa) – e, contemporaneamente, a una produzione deficitaria. Il futuro dell’approvvigionamento delle materie prime, quindi, non risulta facile. Oltre a questo, esiste una speculazione finanziaria sull’incremento delle quotazioni delle materie prime, che è diventata inaccettabile, e un boom dei costi; non dimentichiamo poi che abbiamo subito la peggiore epidemia di influenza aviaria che abbiamo mai registrato, con una conseguente diminuzione produttiva. E, non ultimo, la crisi tra Russia e Ucraina, che ha esasperato una tendenza rialzista”. Di fronte a questa situazione, oggi è necessario fare delle scelte. “Dovremo limitare la dipendenza dall’estero (extra Ue), sfruttare al meglio la Pac per diventare autosufficienti, ripensare al Pnrr in un’ottica nuova dettata dagli ultimi eventi che stiamo vivendo. Queste scelte comporteranno degli impegni, dove la sostenibilità sarà al centro delle scelte del settore”. Per affrontare il futuro, quindi, “sarà necessaria una maggiore stabilità del Paese e la fiducia degli stakeholder (dalle istituzioni ai consumatori, fino a tutti gli attori delle filiere)”. Oltre ai vertici di Unaitalia, sono intervenuti Giovanni Bruno, presidente Banco Alimentare; Ettore Prandini, presidente di Coldiretti; Carlo Piccinini, presidente di Fedagri Pesca- Confcooperative; Stefania Trenti, Head of Industry Office Intesa San Paolo; Filippo Gallinella, presidente Comagri Camera; Elio Catania, consigliere del ministro per le Politiche agricole; Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute.

Torna in cima