Di Luigi Rubinelli
Quelli dell’UniCoopFirenze sono sempre stati un po’ diversi dagli altri loro colleghi, se vogliamo estremizzare sono un po’ anarchici. Molte iniziative che Alimentando ha documentato sono proprio differenti. E bisogna pensarci un po’ sù per capire strategia e finalità.
Esselunga ha lanciato in diversi superstore lo sconto del 10% su tutta la spesa (leggi qui) fino alla fine di agosto, mente UniCoopFirenze ha rilanciato uno sconto variabile su 2.000 prodotti, sia Mdd, marche del distributore sia dell’Idm, le grandi marche.
2.000 referenze sono tante soprattutto se si sommano ad altre promozioni corso. Ma non è una operazione rivoluzionaria, non è vero? Invece se si guarda con attenzione la profondità dello sconto si capiscono molte cose. Lo sconto è variabile e dipende dalla categoria e dalle marche coinvolte, Mdd e Idm.
Parte dal 3%. L’eccezionalità risiede proprio nella percentuale di partenza, il 3% in mezzo al 5 al 10 fino al 40%.
Gli slim che riportano lo sconto del 3% sono numerosi. Non li abbiamo contati tutti per carità cristiana, ma sono diverse diecine di slim.
Cosa significa quel 3% di sconto?
Significa un nuovo system, una nuova sintassi dello sconto e del prezzo scontato.
- Per far apprezzare anche uno sconto ridotto, ma importante nella singola referenza,
- Per dare importanza al prezzo e al rapporto qualità-prezzo,
- Per far capire ai soci l’importanza di continuare a sostenere gli acquisti,
- Per ridurre i prezzi in alcuni prodotti forse troppo alti,
- Per far capire che UniCoopFirenze è diversa dagli altri,
- Per far capire che far la spesa in Coop è meglio che farla in altri supermercati o altri discount.
Cosa produrrà?
Sicuramente un aumento dei volumi e poi un aumento (temporaneo? Fino a quando?) di fedeltà all’insegna.