Filiera suinicola, Lorenzo Levoni (Alcar Uno) a Teseo by Clal: “Italia ed estero: due scenari differenti”

2024-08-12T10:04:09+02:0012 Agosto 2024 - 10:04|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , , |

Castelnuovo Rangone (Mo) – Lorenzo Levoni, Ad di Alcar Uno, commenta al portale Teseo by Clal il contesto di mercato della filiera suinicola. Distinguendo due scenari differenti: quello italiano e quello internazionale.

In Italia registriamo una mancanza di suini e ci aspettiamo un mercato tendenzialmente in aumento, con un trend ascendente fino a Ferragosto”, commenta l’Ad di Alcar Uno, “potremmo toccare i 2,08, forse anche qualcosa in più, per poi avere nella seconda metà di agosto una stabilità o qualche lieve ridimensionamento dei listini e questo prevalentemente per il fatto che l’estero si sta muovendo in controtendenza”. In Italia sono due le incognite: la Psa e i consumi. “Mentre sui numeri del patrimonio suinicolo siamo pressoché certi, sul piano dei consumi non abbiamo coordinate e non possiamo minimamente prevedere come evolveranno. Quello che appare consolidato è una tendenza negativa, con una flessione degli acquisti dall’inizio dell’anno di un -7/8% e anche in Germania i numeri sono analoghi”.

Quanto al dossier internazionale, Levoni sottolinea: “Non siamo tranquilli per la bagarre che si è innestata fra Ue e Cina, in quanto i dazi europei sulle auto elettriche cinesi stanno creando i presupposti per una ritorsione di Pechino di natura commerciale che potrebbe colpire il comparto delle carni suine europee. Ma se non riusciremo ad esportare i sotto-prodotti delle lavorazioni dei maiali come zampe, orecchie, cartilagini e ossa avremo ulteriore sofferenza per i macelli, che all’estero è molto più marcata rispetto all’Italia”.

Rispetto alle produzioni di animali, Levoni conclude: “L’Ue è in leggero recupero, trainata dalla Spagna, che rispetto agli anni scorsi sembra aver parzialmente risolto il problema della Prrs, riducendo così la mortalità degli animali […] a tendere alla fine dell’anno ci dovrebbero essere più animali disponibili”.

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