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Usa, +47% nel terzo trimestre 2021 per gli spirits premium. Tequila e whisky americano in cima alla classifica

2021-12-28T14:22:34+02:0028 Dicembre 2021 - 12:52|Categorie: Beverage|Tag: , , , , , , |

Washington (Usa) – Da anni si producono sempre più spirits di categoria premium. Secondo il Distilled spirits council degli Stati Uniti (Discus), organizzazione che rappresenta i principali produttori e retailer di distillati negli Usa, la pandemia avrebbe accelerato questa tendenza. Christine LoCascio, chief of public policy di Discus, sottolinea: “La pandemia ha spinto molti consumatori a optare per spirits di categoria premium e a sperimentare con la creazione di cocktail casalinghi. Siamo sicuri che questo trend si confermerà anche nel periodo delle feste”. Il Luxury brand index (Lbi), creato appositamente dal Discus per tracciare le vendite degli spirits premium, dimostra che i brand di alta gamma hanno registrato un aumento del 47% nel terzo trimestre del 2021, in paragone allo stesso periodo del 2020. Il tasso di crescita è raddoppiato rispetto alla media annuale del 18% tra il 2015 e il 2020. In particolare, la tequila ha riportato il maggior incremento con un tasso di crescita annuale dell’83%. Seguita dal whisky americano e dal cognac, entrambi con circa il 38%. In seguito alla rimozione dei dazi, il whisky scozzese mostra una ripresa con un incremento del 20%. E anche il whisky irlandese registra una simile crescita (19%). Il whisky giapponese, però, ha subito un declino nel terzo trimestre del 2021, anche se nei cinque anni scorsi ha registrato una crescita media del 14%. Tutti gli spirits premium esaminati dall’Lbi hanno avuto un incremento medio del 22% in un lasso di cinque anni, dal terzo trimestre del 2016 al 2021.

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