New York (Usa) – Secondo Newsweek, i dazi annunciati da Donald Trump sulle importazioni potrebbero comportare un aumento dei prezzi dei generi alimentari negli Stati Uniti, con possibili ripercussioni sulla salute della popolazione. I dazi, che mirano a scoraggiare le importazioni per favorire la produzione nazionale, potrebbero influire negativamente sul costo di prodotti come frutta, verdura e frutti di mare, che in larga parte provengono da paesi come il Messico, la Cina e il Canada. Ad esempio, nel 2018, il 94% dei frutti di mare venduti negli Stati Uniti e il 55% della frutta fresca erano importati.
Bryan Quoc Le, esperto di alimentazione, ha sottolineato che i dazi aumenteranno i costi di prodotti come la tilapia, il succo di mela e il merluzzo. Usha Haley-Barton, docente della Wichita State University, ha osservato che l‘incremento dei prezzi dei generi alimentari potrebbe andare contro le promesse di Trump di ridurre il costo della vita per gli americani, un tema centrale nella sua campagna elettorale.
Tuttavia, non tutti vedono i dazi come negativi: Matt Jozwiak di Rethink Food ha affermato che incentivare l’approvvigionamento locale potrebbe rafforzare i sistemi alimentari regionali e ridurre la dipendenza dalle importazioni, favorendo la sostenibilità e l’accessibilità di cibi freschi.
Nonostante queste possibilità, Haley-Barton ha avvertito che un cambiamento significativo nel sistema alimentare americano non è realistico nel breve termine, poiché le catene di approvvigionamento non sono abbastanza flessibili da adattarsi rapidamente. Quoc Le ha aggiunto che la limitata capacità di produzione interna di alcune colture, come frutta e verdura, potrebbe ridurre la varietà e la qualità alimentare, in particolare per le persone a basso reddito, aumentando i rischi di malattie croniche in queste comunità.