Washington (Usa) – Colpo di scena nella battaglia legale tutta interna agli Usa sui dazi. Dopo la decisione della Corte federale del commercio che ha bloccatole tariffe (leggi qui), la Corte d’appello ha accolto il ricorso del presidente Trump, sospendendo così la sentenza della Corte federale e ordinando ai ricorrenti nelle cause di rispondere entro il 5 giugno e all’amministrazione entro il 9 giugno. Si tratta per ora di una vittoria temporanea del presidente, ma è probabile che lo scontro giudiziario arrivi fino alla Corte Suprema.
L’amministrazione Trump, si legge su MilanoFinanza, ha molte opzioni a sua disposizione. Tra queste il ricorso alla Section 232 per i dazi reciproci per continuare ad aggirare il Congresso. “Il presidente Trump si è impegnato a mettere l’America al primo posto e l’amministrazione è determinata a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza americana”, ha affermato il portavoce, Kush Desai.
I negoziati commerciali si trovano ora in una sorta di libo, dato che non è chiaro come Trump possa imporre dei dazi senza avere la certezza di operare nel pieno rispetto delle leggi. Una situazione che alimenterà “volatilità e diffidenza tra gli investitori”, come spiega al quotidiano finanziario Gabriel Debach, market analyst di eToro.