Milano – Malgrado le tensioni geopolitiche e i rincari di utilities e materie prime, l’export agroalimentare italiano nel 2022 ha sfiorato i 61 miliardi di euro, registrando una crescita del +14,8% sull’anno precedente (leggi qui).
Tra le principali destinazioni per il food italiano spiccano gli Stati Uniti, dove nel 2022 le importazioni italiane crescono del +18,5% sull’anno precedente in base alle elaborazioni di Prometeia su dati Istat. “Oltre al cambio favorevole, con l’euro ai minimi rispetto al biglietto verde dal 2022, negli Usa ha premiato la grande riconoscibilità dei prodotti italiani e un made in Italy sempre più associato alla sostenibilità”, spiega Alessandra Lanza, senior partner di Prometeia.
A trainare l’incremento Oltreconfine, riporta il Sole 24 Ore, sono soprattutto oli, grassi, piatti pronti, prodotti dietetici e zucchero. Bene anche la pasta, che negli Usa registra vendite in aumento del 35,4% dopo il rallentamento del 2021. Seguono cereali e riso (+28,6%) e il pet food (+24%), ma anche piatti pronti, prodotti dietetici, latte e derivati (tutti in crescita del 18% sul 2021).
