Washington (Usa) – Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno registrato un grande aumento nel prezzo delle uova, raggiungendo a gennaio il picco di 4,95 dollari alla dozzina (pari a circa 4,74 euro) e superando il precedente record stabilito nel mese di gennaio 2023. Tra le cause principali dell’aumento c’è l’influenza aviaria, in particolare il sottotipo H5N1, che ha iniziato a diffondersi negli allevamenti statunitensi a partire dal 2023 e che sta costringendo gli allevatori a uccidere milioni di galline e polli per limitare i contagi. È infatti sufficiente rilevare un solo caso di animale infetto per uccidere tutti gli animali presenti in un allevamento. Questo fenomeno porta quindi a un notevole calo dell’offerta e un inevitabile innalzamento del prezzo delle uova.
Oltre alla ridotta produttività, gli allevatori devono affrontare una serie di costi – per adottare misure che limitino il contagio, per la sanificazione, per lo smaltimento delle carcasse, per la crescita di nuove galline, ecc. – che si riflettono sul prezzo finale. A contribuire all’aumento dei prezzi si aggiunge anche l’inflazione, con il conseguente aumento del prezzo del carburante, dei mangimi e degli stipendi dei lavoratori. Anche la domanda negli ultimi anni è in aumento, a causa, tra le altre cose, della crescente popolarità dei locali che servono piatti da colazione, molti dei quali a base di uova, durante l’intera giornata. Secondo gli analisti il prezzo è destinato a crescere ancora e potrebbe, per il Dipartimento dell’agricoltura statunitense, raggiungere i 7 dollari alla dozzina (nel 2019 il prezzo medio di 12 uova era di circa 1,20 dollari).