Usa, prezzi alimentari gonfiati (1): Kamala Harris vara una campagna contro il “price gouging”

2024-08-19T12:00:26+02:0019 Agosto 2024 - 12:00|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Washington (Usa) – Kamala Harris, vicepresidente Usa in carica e candidata alla presidenza per il Partito Democratico, prende di mira i prezzi elevati dei negozi di alimentari e afferma che, se sarà eletta, lavorerà per vietare il “price gouging”, termine con il quale si indica la pratica di aumentare i prezzi di beni, servizi o materie prime a un livello molto più alto di quello considerato corretto.

La Harris dovrebbe illustrare il suo programma di politica economica in un comizio che si terrà venerdì a Raleigh, dove promuoverà anche un divieto nazionale in relazione a questa pratica commerciale. La sua amministrazione darebbe alla Federal Trade Commission (Ftc) e ai procuratori generali l’autorità di perseguire le aziende che gonfiano ‘artificialmente’ i prezzi. L’inflazione e l’elevato costo dei prodotti alimentari sono un punto focale della sua campagna elettorale e l’amministrazione Biden-Harris ha già gettato le basi per la creazione di una ‘Strike Force on Unfair and Illegal Pricing’, la cui prima riunione pubblica si è tenuta all’inizio di agosto, insieme ai rappresentanti della Ftc e del Dipartimento di Giustizia.

“Troppo spesso le persone hanno la sensazione che una parte eccessiva del loro stipendio sia destinata a coprire le spese di base, come l’acquisto di carne o uova”, ha affermato durante l’incontro Lina Khan, presidente della Ftc, aggiungendo che “non è ancora chiaro se gli americani stiano ottenendo i prezzi competitivi e accessibili che meritano”. Khan ha annunciato un’indagine per comprendere le ragioni di questa impennata dei prezzi – e dei profitti – nel settore grocery.

 

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