Salice Salentino (Le) – È terminta in questi giorni la vendemmia 2020 di Leone de Castris. Matteo Esposito, enologo dell’azienda pugliese, commenta che: “La raccolta appena terminata è stata tra le più lunghe e difficili di sempre. Abbiamo avuto gelate tra marzo e aprile che hanno causato delle notevoli perdite di produzione, già scarsa per la pessima differenziazione delle gemme lo scorso anno. A seguire abbiamo avuto un lungo periodo caldo e con pochissime piogge a macchia di leopardo. Tutti questi fattori hanno causato un calo di produzione del 30%. La vendemmia delle uve per bianchi e rosati è stata notevolmente anticipata per evitare che lo stress da caldo portasse le piante a degradare la componente acida, preservando così freschezza e profumi. Ne risulteranno dei vini più complessi ed eleganti, non esplosivi dal punto di vista aromatico, ma sicuramente piacevoli. Per quanto riguarda le uve da rosso, invece, si è dovuto aspettare molto per vendemmiare, ma abbiamo raccolto uve ben mature, molto concentrate e con una buona acidità. L’ottimo lavoro in cantina poi ha permesso di realizzare dei rossi opulenti, con grande struttura e corpo, sicuramente adatti all’invecchiamento.
Vendemmia terminata per Leone de Castris
RepartoGrafico2020-10-22T09:32:48+01:0022 Ottobre 2020 - 09:32|Categorie: Luxury, Vini|Tag: Leone De Castris, puglia, Salice Salentino, vendemmia|
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