Bruxelles (Belgio) – La Federazione italiana vignaioli indipendenti chiede una semplificazione della normativa sulle vendite a distanza del vino in Europa. Con la presidente Fivi, Matilde Poggi, che scrive ai ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per sollecitare l’adozione di accordi bilaterali per la libera circolazione dei vini all’interno della Ue. Obiettivo: una revisione delle attuali procedure, che rendono economicamente sconveniente, se non proprio impossibile, un e-commerce su scala europea. La Federazione italiana vignaioli indipendenti, sostenuta dal suo corrispettivo europeo, chiede a Bruxelles una revisione della materia, con l’introduzione di un meccanismo che permetta di assolvere le accise nel paese d’origine. Per il momento, la Commissione Europea ha analizzato il problema e stabilito che ci vorranno diversi anni affinché si arrivi alla creazione di uno sportello unico intracomunitario (one stop shop) per il pagamento di accise e Iva. “Abbiamo bisogno di soluzioni concrete e immediate per far si che le nostre aziende rimangano competitive; in attesa di una soluzione comune europea, chiediamo al governo di mettere in atto al più presto gli accordi bilaterali per la vendita diretta dei nostri vini a destinazione degli altri paesi europei” , sottolinea Matilde Poggi.
Vendita a distanza di vino: la Fivi sollecita il governo a siglare accordi bilaterali
RepartoGrafico2016-02-09T11:00:25+01:009 Febbraio 2016 - 09:30|Categorie: Vini|Tag: Bruxelles, Europa, Fivi, Matilde Poggi, vendite a distanza del vino|
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