Vino bio: trend & sfide, il webinar di FederBio e Assobio curato da Nomisma Wine Monitor

2022-05-24T16:08:45+02:0024 Maggio 2022 - 16:08|Categorie: Bio, Mercato, Vini|Tag: , , , |

Meda (Mb) – Si è tenuto questa mattina il webinar ‘Vino bio: trend & sfide’ organizzato da FederBio e Assobio, in collaborazione con Vinitaly e VeronaFiere e curato da Nomisma-Wine Monitor. A moderare l’evento digitale Lorenzo Tosi, giornalista Edagricole. Il primo ad intervenire per i saluti introduttivi è stato Roberto Zanoni, presidente di AssoBio. Subito dopo, Silvia Zucconi, responsabile market intelligence, ed Emanuele Di Faustino, senior project manager di Nomisma hanno presentato i risultati dello studio “Posizionamento e prospettive di sviluppo del vino bio in Italia e sui mercati internazionali”. Nel 2021 l’87% degli italiani in almeno un’occasione ha consumato vino e il 51% ha acquistato vino biologico. Una quota che negli ultimi nove anni è cresciuta esponenzialmente, nel 2013 infatti gli acquirenti di vino bio erano il 2%. 46,5 milioni di euro è il valore delle vendite di vino bio nel 2021 in Gdo (+3,7% sul 2020), mentre sul canale e-commerce, tenendo in considerazione solo retailer e Amazon, il valore si è attestato a 895mila euro (+13,4% sul 2020). Il vino bio made in Italy ha molte opportunità di crescita e altrettante sfide: il mercato è ancora di nicchia, i consumatori vogliono più informazioni rispetto ai valori e alle caratteristiche del prodotto, la presenza di diversi marchi (bio, sostenibile,…) confonde i consumatori e c’è concorrenza sui mercati esteri con Spagna e Francia. Su questi punti hanno riflettuto all’interno di una tavola rotonda: Walter Stassi, responsabile area vini Gruppo Pam Panorama; Andrea Di Fabio, direttore generale Cantina Tollo; Daniele Piccinin, titolare ed enologo Le Carline; Michele Manelli, presidente Cantine Salcheto; Luciano Sbraga, vice direttore Fipe-Confcommercio. Infine, le considerazioni di Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, che ritiene sia necessario semplificare i sistemi di certificazione, investire in ricerca, innovazione e formazione e promuovere l’innovazione del sistema.

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