Ceta, le dogane canadesi smascherano l’ennesima bufala di Coldiretti: nel 2018 l’export lattiero caseario italiano è cresciuto del 3,86% a volume

2018-07-17T17:48:15+02:0017 Luglio 2018 - 16:55|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Milano – “Stupisce e preoccupa che il presidente del Consorzio del Grana Padano non conosca gli ultimi numeri aggiornati delle vendite sui mercati esteri del prodotto che dovrebbe tutelare e si avventuri in considerazioni errate supportate da dati vecchi e fuorvianti”. Così Coldiretti si rivolgeva, solo due giorni fa, a Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio del Grana Padano e di Aicig, con una nota inviata e ripresa, nonostante la gravità dei toni e delle accuse non verificate, da gran parte dei media italiani. Il riferimento era all’intervista concessa al Corriere della Sera, nella quale Baldrighi spiegava il sostegno al trattato di libero scambio con il Canada anche attraverso la crescita delle esportazioni 2018 di prodotti lattiero caseari. Secondo le ‘elaborazioni’ diffuse da Coldiretti, invece, i primi tre messi dell’anno avevano fatto registrare un calo del 2% per il comparto. Oggi, dalla fonte più diretta, ovvero le dogane canadesi, arriva il dato ufficiale, elaborato da Clal.it: l’export lattiero caseario made in Italy è aumentato finora, a volume, del 3,86% rispetto al 2017, per un totale di 2.521 tonnellate (codici doganali: 04-06). Più nel dettaglio, a gennaio sono state esportate 704 tonnellate, a febbraio 422 tonnellate, a marzo 451, ad aprile 405 e, infine, a maggio 540 tonnellate. A valore, l’incremento è addirittura in doppia cifra: +14,7%, per un controvalore di 28 milioni di dollari. Quali saranno ora le risposte della Confederazione e del governo italiano, fresco di firma di un trattato, quello col Giappone, che protegge 18 Ig italiane mentre affossa, su richiesta di Gesmundo&soci, quello che ne tutela ben 41?

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