Assica: “Non ratificare il Ceta sarebbe un grave errore”

2023-06-27T14:36:22+02:0017 Luglio 2018 - 16:52|Categorie: Salumi|Tag: , , |

Milano – Nicola Levoni (foto), presidente di Assica, prende una netta posizione a favore del trattato di libero scambio tra Ue e Canada, che tutela 11 salumi tra Dop e Igp. “Non ratificare il Ceta sarebbe un grave errore”, afferma. “I negoziatori comunitari hanno raggiunto un ottimo accordo, senz’altro perfettibile come ogni compromesso, ma senza il quale i nostri salumi Dop e Igp oggi non avrebbero alcuna protezione. La ‘coesistenza’ tra Indicazioni geografiche e trade marks non è la soluzione definitiva, ma rappresenta certamente un passo avanti fondamentale. E’ proprio la totale mancanza di protezione che favorisce il proliferare dell’Italian sounding, come appunto avvenuto in passato proprio in Canada e come sta avvenendo in questi anni in Russia, dopo la chiusura di quel mercato alle nostre produzioni per le note vicende politiche”. Il trend dell’export di salumi in Canada conferma l’apertura di Levoni. Basti pensare che nel 1997, anno di apertura del mercato canadese al solo prosciutto di Parma, le esportazioni erano di appena 36 tonnellate, fino a raggiungere nel 2017 – anno dell’entrata in vigore provvisoria del Ceta – il traguardo delle 2.148 tonnellate (+39,4% rispetto al 2016) per un valore di 25,9 milioni di euro (+43,5%). La crescita è proseguita anche nell’anno in corso: nel primo trimestre l’export di salumi ha raggiunto quota 455 tonnellate (+8,2%).

Di seguito il grafico con i dati forniti da Assica

 

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