Castiglione delle Stiviere (Mn) – Continuano gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle quotazioni di suini italiani. Pesano lo stop al canale Horeca, ora in lenta ripresa, e il drastico calo dell’export. E’ soprattutto il prosciutto di Parma a essere colpito: oltre due milioni di cosce sono ancora nei magazzini, su una produzione annuale di circa 9 milioni. Per questo motivo, l’associazione degli allevatori Assosuini ha chiesto al governo una riduzione sussidiata dei suini del circuito Dop, con ammasso e donazioni agli indigenti, per un valore complessivo di 80 milioni di euro. L’associazione propone di distogliere 25mila suini alla settimana per 20 settimane dal circuito Dop, con un contributo pubblico agli allevatori di 40 suini a capo. “Con l’ammasso”, spiega il presidente Elio Martinelli, “accantoniamo il prodotto per rivenderlo più avanti. Si tratta di dare agli allevatori un anticipo e lenire i problemi di liquidità. E’ sostanzialmente un prestito dello Stato”. Assosuini propone poi di destinare 10 milioni per l’acquisto di 250mila cosce per gli indigenti.
Crisi prosciutto di Parma: le richieste di Assosuini
federico2023-06-22T16:15:37+02:0010 Giugno 2020 - 10:51|Categorie: Carni, Salumi|Tag: Elio Martinelli, prosciutto di parma|
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