Dazi carne bovina: missione Assica-Confindustria in Ue

2020-01-13T11:13:00+02:0013 Gennaio 2020 - 11:12|Categorie: Carni, Salumi|Tag: |

Sondrio – Il dilagare della peste suina in Cina non ha inciso solo sul prezzo delle carni suine, ma anche su quello delle carni bovine. La fortissima richiesta di carni da parte di Pechino, infatti, ha portato a un aumento significativo dei prezzi, che preoccupa i produttori di bresaola. Per questo, Assica e Confindustria Lecco e Sondrio sono in costante dialogo con la commissione Ue, puntando a ridurre o eliminare i dazi sulle carni bovine extra europee. “È importante chiarire che per le aziende che producono bresaola è necessario attingere parte delle materia prima in territorio extra Ue in quanto in Europa, come in Italia, solo una parte della carne disponibile sul mercato è adatta ad essere sottoposta al processo di trasformazione”, sottolinea alla Provincia di Sondrio Emilio Mottolini, presidente della categoria merceologica alimentare di Confindustria Lecco e Sondrio. “Se si riuscisse quindi a instaurare un tavolo di confronto con la commissione, la riduzione o la sospensione di questo dazio permetterebbe alle industrie di compensare una parte degli aumenti che il comparto sta subendo in questi mesi e con i quali si confronterà ancora fino a quando non si stabilizzerà la situazione”. L’altro fronte aperto è con la Gdo, dove non sempre c’è la disponibilità a ritoccare i listini per venire incontro ai produttori. “La speranza è quella di collaborare con la Gdo affinché trasferisca al consumatore finale la consapevolezza che la variazione di prezzo è data per garantire un prodotto di qualità in una situazione di grave difficoltà del mercato dei salumi. La situazione, che è ancora in evoluzione, speriamo si possa stabilizzare al più presto. Stiamo facendo il possibile per evitare che questi aumenti pesino troppo sul prezzo di acquisto al consumatore finale”, conclude Mottolini.

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