Santiago del Cile (Cile) – Undici paesi hanno firmato ieri (in foto), a Santiago del Cile, il nuovo Partenariato trans-Pacifico, il patto di libero scambio rilanciato dopo che gli Stati uniti, un anno fa, si sono defilati dall’accordo. I ministri degli Esteri di Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam hanno dato vita a una nuova versione del trattato, nota come Accordo globale e progressivo per il partenariato trans-Pacifico (Cptpp). L’intesa, che interessa un mercato di mezzo miliardo di persone e il 13,5% dell’economia mondiale, era stata promossa da Washington, sotto la presidenza Obama, e firmata da 12 paesi nel febbraio 2016, dopo un lunghissimo negoziato. Ma il neo presidente Trump, eletto prima dell’entrata in vigore, ha fatto saltare tutto, annunciando il ritiro degli Usa. Il nuovo accordo contiene quasi tutte le disposizioni del testo originale, salvo quelle riguardanti la proprietà intellettuale volute da Washington. L’accordo prevede la rimozione di barriere doganali e non tariffarie e l’attuazione di norme comuni in diversi settori ed entrerà in vigore 60 giorni dopo la ratifica da parte di almeno sei degli 11 paesi che lo hanno siglato.
ESTERI
Cile: firmato, senza gli Usa, l’accordo multilaterale Tpp
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