Vendemmia 2019: l’Italia conferma la leadership mondiale nel vino con 46 milioni di ettolitri

2019-09-04T12:12:19+02:004 Settembre 2019 - 12:12|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Roma – Presentate oggi a Roma, dall’Osservatorio del Vino, le previsioni sulla vendemmia 2019. Per la prima volta, Unione Italiana Vini, Ismea e Assoenologi hanno collaborato nell’obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato. A seguito delle elaborazioni effettuate a fine agosto, la produzione nazionale di vino 2019 è stimata in 46 milioni di ettolitri, con una riduzione del 16% rispetto all’annata record del 2018, quando erano stati sfiorati i 55 milioni di ettolitri (dati Agea, sulla base delle dichiarazioni di produzione). Nonostante una vendemmia meno generosa, l’Italia punta a mantenere anche per il 2019 la leadership mondiale, perché né la Francia (43,4 milioni di ettolitri – stima al 19 agosto del ministero Agricoltura francese) né la Spagna (forse 40 milioni di ettolitri) sembrerebbero in grado di superarla. “Con la vendemmia 2019, rientriamo nella media degli ultimi anni, segnando una flessione marcata rispetto alla eccezionale produzione dello scorso anno con una qualità variabile, tra il buono e l’eccellente a seconda delle zone, che ci consente di guardare al futuro con ottimismo e fiducia”, ha commentato Ernesto Abbona, presidente Uiv. “È lecito attendersi la tenuta dei prezzi sui vini a Denominazione, che rimanendo nei volumi dei disciplinari subiranno meno la flessione, così come lo scorso anno hanno risentito meno dell’aumento produttivo, e un possibile ritocco in alto dei listini degli sfusi visto il calo vendemmiale anche di Francia e Spagna. Manteniamo il primato produttivo mondiale, ma in un contesto geopolitico difficile dove arrivano segnali preoccupanti da alcuni mercati importanti per il nostro vino, mentre si aprono prospettive nuove di sviluppo grazie agli accordi di libero scambio. Il mercato interno mostra un trend in leggera crescita, seppur in un contesto di deciso cambiamento che ci invita ad una riflessione più attenta su nuove strategie da adottare verso il nostro tradizionale consumatore”.

In foto, un’istantanea dalla presentazione. Da sinistra: Ignacio Sanchez Recarte (segretario generale del Comité Européen des Entreprises Vins), Paolo Castelletti (segretario generale di Unione Italiana Vini), Riccardo Cotarella (presidente di Assoenologi) ed Ernesto Abbona (presidente Uiv).

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