Diretta Coronavirus/Pubblici esercizi, a rischio 50mila imprese. Le richieste della Fipe

2020-04-21T14:17:29+02:0021 Aprile 2020 - 09:38|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – Con 30 miliardi di euro di perdite, il settore dei pubblici esercizi è in profonda crisi e rischia di vedere chiudere 50mila imprese e di perdere 300mila posti di lavoro. Molti imprenditori, inoltre, stanno scegliendo di attendere per la riapertura vista l’assenza delle condizioni di mercato e di adeguate misure di sostegno al comparto. In particolare manca ancora liquidità, la burocrazia è soffocante e la garanzia al 100% dello Stato per importi massimi di 25mila euro è una cifra lontanissima dalle effettive esigenze delle imprese per far fronte agli innumerevoli costi da sostenere. E’ il quadro tracciato dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) in una nota. Per questo motivo, il presidente della Federazione Lino Stoppani chiede al Governo “un aiuto e uno sforzo in più per salvare un pezzo del nostro sistema produttivo che, con 85 miliardi di fatturato prodotto e 1.200.000 occupati, è un settore trainante del turismo e dell’economia del Paese”. La Fipe ha dunque redatto un pacchetto di richieste e misure per consentire la sopravvivenza del settore. Le richieste includono: risorse vere a fondo perduto per le imprese, una moratoria sugli affitti, la cancellazione dell’imposizione fiscale e il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino alla fine della pandemia, sgravi contributivi per chi manterrà i livelli occupazionali e reintroduzione dei voucher per il pagamento del lavoro accessorio. Si chiede inoltre la possibilità di lavorare per asporto, come avviene in tutta Europa, la concessione di spazi all’aperto più ampi nel periodo di convivenza con il virus e un piano di riapertura con tempi e modalità certe condiviso con gli operatori del settore, per permettere a tutte le imprese di operare in sicurezza.

Torna in cima