Milano – Giorgio Santambrogio, Ad di Vegè, commenta così, su Linkedin, un suo articolo su Food: “Il nostro settore, del FMGC, è responsabile solo dell’8% del monte aumento mensile che una famiglia ha dovuto sopportare lo scorso anno, ma sembra invece, mediaticamente parlando, che il carrello della spesa sia il male dell’Italia. Beh: una prima possibile soluzione la ipotizzo nell’articolo. Se gli amici dell’industria iniziano ad abbassare i listini, noi si trasferisce integralmente questo saving ai clienti e una prima spallata alla dinamica inflativa si può avere. Che ne dite? Troppo innovativa questa soluzione?”. Gli risponde Angelo Frigerio, direttore di alimentando: “Carissimo amico rossonero (a proposito, zero tituli quest’anno) cominciamo magari anche a ridurre certe marginalità su determinati prodotti. Ismea racconta che sul prodotto prosciutto cotto alta qualità la Gd ha un margine del 51% (leggi qui). Sui freschi freschissimi è la regola, o quasi. Attendo dunque qualche insegna che cominci. Così si potrà scatenare un effetto domino che, come dici tu, porterà ancora più onore all’intera business community”.
Santambrogio (VéGé) chiede all’industria di abbassare i listini. La risposta di Angelo Frigerio
RepartoGrafico2023-06-21T15:36:46+01:0021 Giugno 2023 - 14:43|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: aumento listini, giorgio santambrogio, inflazione, ismea, VéGé|
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