Parma – Continua la tendenza al rialzo del costo del suino vivo italiano. Nella seduta odierna è stato sancito l’aumento di 3,3 centesimi per il suino vivo Dop. Un incremento leggermente inferiore a quello di settimana scorsa (4 netti), indice che probabilmente entro poche settimane si toccherà il vertice, e poi si diminuirà tornando a prezzi più abbordabili. Tutto questo al netto del dilagare della peste suina, che nelle ultime settimane ha drammaticamente toccato anche alcuni allevamenti. In ogni caso, dobbiamo registrare un’impennata che da inizio luglio vale 24,8 centesimi (+13,1%) per il pesante Dop e 23,2 centesimi per il non tutelato più costoso (+14%), che oggi sale di 4,2 centesimi avvicinandosi alla quotazione del suino tutelato. Un riequilibrio in qualche modo atteso dopo lo scollamento che aveva portato a fine giugno a 24,1 centesimi (il 12,3%) il delta tra i Dop e i non tutelati. Oggi questa differenza è di 21 centesimi (il 10,9%), ma il livellamento tra i due valori si sta concretizzando verso l’alto. E infatti, le conseguenze sui tagli freschi sono eclatanti (leggi qui), e preoccupano l’industria. Questi i prezzi di riferimento aggiornati: 2,143 euro/kg per il pesante Dop, 2,082 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg, 1,933 euro/kg per il non tutelato più costoso.
