Vendemmia 2024 verso i 41 milioni di ettolitri secondo le stime di Assoenologi, Ismea e Uiv

2024-09-24T12:47:44+02:0024 Settembre 2024 - 12:47|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , , , |

(Ortigia, Sr) – Si è tenuta questa mattina all’interno del programma convegnistico dell’Expo Divinazione (21-29 settembre), in occasione del G7 Agricoltura, la conferenza stampa di presentazione dei dati vendemmiali 2024 a cura di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini.

Sono 41 milioni gli ettolitri stimati per la vendemmia 2024, a +7% sui valori del 2023. Una ripresa timida dopo una stagione, la 2023, particolarmente debole e infatti il raccolto 2024 rimane ben distante (-12,8%) dalla media produttiva dell’ultimo quinquennio, mancando l’obiettivo ottimale stimato dalle imprese del vino tra i 43-45 milioni di ettolitri. “A contenere il potenziale produttivo, l’ormai consueto impatto di fenomeni climatici estremi, dalle piogge eccessive al Centro-Nord alla siccità nel Sud”, si legge in una nota. “Nel complesso un’annata contenuta nella quantità ma complessivamente di qualità buona, con diverse punte ottime”.

Si evidenzia una sostanziale tenuta al Nord (+0,6%), accompagnata da una ripresa importante nel Centro (+29,1%) e da un incremento contenuto nel Sud (+15,5%) che, tuttavia, non bastano a riportare la produzione sui livelli di medio-periodo. Mentre Nord e Centro si discostano dalle medie quinquennali (2019-2023) rispettivamente del 5,3% e 5,4%, la performance dei vigneti di Sud e Isole si conferma in forte flessione, a -25,7%. Nello scenario globale, la drastica contrazione della Francia (-18% sui valori 2023) riconsegna all’Italia il primato produttivo mondiale.

 

Da sinistra: Paolo Castelletti (Uiv), Lamberto Frescobaldi (Uiv), Francesco Lollobrigida (Masaf), Riccardo Cotarella (Assoenologi), Livio Proietti (Ismea)

 

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